Lunedì 6 maggio 2024, al Teatro San Ferdinando, si é svolta la conferenza stampa di presentazione ddella nuova produzione del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale dello spettacolo ” CINEMAMUTO “|di Roberto Scarpetti, in prima nazionale al San Ferdinando da giovedì 9 a domenica 19 maggio 2024.

Sono intervenuti ad illustrare lo spettacolo :

Il Direttore Operativo : Mimmo Basso.

il regista Gianfranco Pannone e i protagonisti : Iaia Forte Andrea Renzi 

Quel cinema – di una donna – che seppur “muto”

dava fastidio al “regime”

Iaia Forte è Elvira Notari e Andrea Renzi l’impiegato Censore

nello spettacolo CINEMAMUTO
testo di Roberto Scarpetti
regia di Gianfranco Pannone

in prima nazionale da giovedì 9 a domenica 19 maggio 2024

al Teatro San Ferdinando di Napoli
«C’è qualcosa che è prossimo a noi in Cinemamuto.
L’attualità che trasmette la vicenda di Elvira Notari

la “prima regista donna italiana”
che subisce la censura fascista 100 anni fa.

Quel che ora sta accadendo in Italia e in altre parti del mondo fa pensare:
il potere ha paura di tutto ciò che si stacca dall’ordine costituito».

Dallo schermo al teatro. E’ uscito nelle sale il 22 febbraio scorso il film Le seduzioni di Vito
Zagarrio, interpretato, tra gli altri, da Iaia Forte e Andrea Renzi, che ora ritroviamo di
nuovo insieme, ma a teatro, protagonisti dello spettacolo Cinemamuto nei ruoli di Elvira
(Notari) e di Leone (il Censore), scritto da Roberto Scarpetti con la regia di Gianfranco
Pannone su produzione del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale.
Ultimo spettacolo della Stagione della Sala di Piazza Eduardo De Filippo 20, Cinemamuto
debutterà in prima nazionale giovedì 9 maggio alle 21.00, con repliche fino a domenica 19.
Gianfranco Pannone – napoletano, anche insegnante di Regia al Master di Cinema e
Televisione all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli – firma questo spettacolo su
Elvira Notari “produttrice insieme al marito Nicola per la Dora Film, attrice, sceneggiatrice
e soprattutto regista”, dopo aver realizzato il film documentario “Via Argine 310” dedicato
alla vicenda degli operai della Whirlpool di Napoli, Premio speciale “Cinema & lavoro” ai
Nastri d’Argento 2023.
Un linguaggio, quello del cinema, presente drammaturgicamente nello spettacolo
attraverso una ricca selezione di clip tratte dai film di Elvira Notari.
Le scene sono di Luigi Ferrigno e Sara Palmieri; i costumi di Grazia Colombini; il
disegno luci di Carmine Pierri; le musiche di Giovanna Famulari; il montaggio video di
Erika Manoni; i video di Alessandro Papa; le musiche di Giovanna Famulari.
Lo spettacolo
«Negli anni dieci e venti del Novecento – scrive nelle note il regista Gianfranco Pannone –
Napoli è tra le città del cinema con una più cospicua produzione di film e la conseguente

presenza di diversi teatri di posa. Tra le figure del panorama cinematografico partenopeo
una spicca su tutte: Elvira Notari, produttrice insieme al marito Nicola per la Dora Film,
attrice, sceneggiatrice e soprattutto regista, la prima donna in Italia, autrice di melodrammi,
e anche documentari, dall’impatto fortemente visivo, rivolti soprattutto agli emigranti
meridionali d’oltreoceano».
«Siamo – continua il regista – alla fine degli anni venti, il cinema sta cambiando con
l’avvento del sonoro, ma soprattutto in Italia si è imposto il fascismo, qualcosa di ben
lontano dall’anarchica e creativa vitalità dei napoletani. Anche Elvira, trapiantata in città
dalla vicina Cava dei Tirreni, è costretta a intraprendere la sua battaglia: i film che dirige,
spesso ambientati nei bassifondi del “ventre di Napoli”, non piacciono al giovane ma
sempre più invasivo regime dittatoriale, specialmente perché all’estero godono di gran
successo. Insomma, nell’Italia che si dice nuova i panni sporchi si lavano in casa e Leone,
il censore di turno, rimbrotta, consiglia ma soprattutto ordina a Elvira e alla sua Dora Film
di tagliare, ammorbidire, cambiare le sceneggiature dal forte impatto realistico e per
questo considerate poco gradite al credo fascista. Spinta dalla propria energia e
intelligenza – sottolinea Pannone – Elvira, che paga anche il suo essere donna, non
intende accettare i consigli e i ricatti dell’uomo, che, pur camuffati di blanda benevolenza,
si fanno sempre più frequenti. Intraprende così con il suo censore un duello che porterà a
svelare segreti inconfessabili di quell’uomo che la tartassa con le più incredibili e spesso
risibili richieste. Ma il mondo, nel bene e nel male, sta prendendo strade nuove e per Elvira
si prospettano tempi difficili.
Una città “porosa” e spiazzante come Napoli, la donna-pioniera del cinema muto, creativa
e coraggiosa, e un’attrice tra le più talentuose e originali nel panorama teatrale e
cinematografico italiano, compongono una triade tutta al femminile, scaturita dalla penna
sapiente e sensibile di Roberto Scarpetti, che porterò finalmente in scena forte anche del
mio sguardo documentario.
Ma Cinemamuto vuol essere pure una riflessione sulla libertà di espressione. Il fascismo di
fatto interruppe la carriera artistica e imprenditoriale di Elvira, colpevole di essere, oltre
che persona libera da legacci ideologici, una donna in un mondo di uomini. Quel che
accadde poco meno di un secolo fa può essere un monito anche per i nostri controversi
giorni». Gianfranco Pannone
Elvira Notari è la prima regista cinematografica italiana, campana; fonda insieme al
marito Nicola una casa di produzione: la Dora Film.
Durante il regime fascista, Elvira scopre l’amarezza della censura cui vengono sottoposte
le sue opere: si comincia con la traduzione in lingua delle didascalie in napoletano e si
arriva ai tagli di intere scene e al cambio dei titoli, ritenuti non in linea con i principi
promulgati dal partito. Attraverso i colloqui con il sottosegretario del ministero, Leone,
Notari giunge a percepire anche quanto risulti inappropriata la sua stessa professione di
autrice e regista, in quanto donna, che poco si confà all’immagine della donna protettrice
del focolare domestico. Elvira, sdegnata, interroga Leone ogni volta che è costretta a
modificare le proprie pellicole circa consapevolezza personale dell’uomo su quanto sta
accadendo intorno a loro. Il funzionario si dice essere esecutore di direttive, stabilite in
vista di un futuro migliore.
Nel profondo anche il sottosegretario non è libero di esprimersi: è celibe, perché
segretamente omosessuale; e le parole di Elvira gli risuonano in mente. La donna non si
arrende e piuttosto che raccontare storie in cui non crede, girando pellicole in linea con i
valori del regime, preferisce ritirarsi nella sua casa natale, a Salerno, dove ricorda la sua
infanzia e sua madre, giovane donna che ha preso le distanze dalla sua famiglia, che era
salda nell’ideologia fascista, proprio perché sua figlia crescesse libera.

In occasione delle rappresentazioni di Cinemamuto, martedì 14 maggio alle 18.00, nel
foyer del Teatro San Ferdinando verrà presentato il libro a cura di Paolo Speranza LA
FILM di ELVIRA. Elvira Coda Notari, la prima regista donna del cinema italiano (1875

  • 1946), Quaderni di Cinemasud.
    Con l’autore, interverranno il regista Gianfranco Pannone, gli attori Iaia Forte e Andrea
    Renzi.
    Teatro San Ferdinando | Napoli. Piazza Eduardo De Filippo 20
    9 > 19 maggio 2024
    CINEMAMUTO
    di Roberto Scarpetti
    regia Gianfranco Pannone
    con Iaia Forte, Andrea Renzi
    scene Luigi Ferrigno e Sara Palmieri
    costumi Grazia Colombini
    disegno luci Carmine Pierri
    musiche Giovanna Famulari
    montaggio video Erika Manoni
    video Alessandro Papa
    I frammenti dei film di Elvira Notari sono stati forniti dalla
    Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale
    una produzione
    Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
    durata spettacolo: 1h
    calendario delle rappresentazioni
    9 maggio 2024 ore 21.00 prima nazionale
    10/05 ore 21.00 | 11/05 ore 19.00 | 12/05 ore 18.00 | 14/05 ore 21,00
    15/05 ore 17.00 | 16/05 ore 21.00 | 17/05 ore 21.00 | 18/05 ore 19.00
    19/05 ore 18.00
    info: www. teatrodinapoli.it
    Biglietteria: tel. 081.5513396 | e-mai: biglietteria@ teatrodinapoli.it
    ufficio stampa
    Sergio Marra | responsabile
    e-mail: s.marra@ teatrodinapoli.it
    Valeria Prestisimone
    e-mail: v.prestisimone@ teatrodinapoli.it

Foto conferenza Gennaro DìAria.

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