STRALCI DI VITA, LA PARABOLA DI UNA VITA
Di Laura Caico
Un mosaico al femminile. La raccolta di racconti “Stralci di vita” edita da Graus nella collana “Gli Specchi di Narciso”, che porta la firma di Angela Procaccini Dirigente di Istituti nautici, preside dell’Istituto Bianchi e coordinatrice del progetto “Viaggio Lib(e)ro” dedicato ai ragazzi è stata presentata all’Istituto di Cultura Meridionale presieduto dall’Avv. Gennaro Famiglietti brillante Console Generale della Repubblica di Bulgaria: dopo i saluti dell’anfitrione che ricopre anche il prestigioso ruolo di Segretario Generale dell’Associazione Corpo Diplomatico Consolare Napoli Campania, si è svolto un interessante confronto fra i vari relatori tra cui il giornalista e scrittore Lino Zaccaria, l’Assessore Regione Campania Formazione ed Istruzione Armida Filippelli, il critico letterario e Dirigente del Premio Elsa Morante Tiuna Notarbartolo, lo scrittore Roberto Di Salvo coordinati dall’eclettico giornalista e creativo Ciro Cacciola; un piacevole break è stato affidato agli interventi musicali del Maestro Violinista Ciro Formisano.
Durante la lettura di vari brani tratti dal libro è emerso il quadro generale di una storia di donne, suddivisa in tante tessere, parti di un mosaico che è venuto via via a ricostituirsi di fronte agli intervenuti, delineando un caleidoscopio di colori dell’universo femminile. Il risvolto amaro di tante storie affonda le sue radici in esperienze personali dell’autrice profondamente segnata dal dolore per la perdita dell’amatissima figlia Simonetta Lamberti, uccisa per mano della camorra: solo un’autentica fede nella volontà divina e un grande amore per i giovani soli e bisognosi d’aiuto (ben nota la sua attivissima collaborazione con la Commissione per le Adozioni Internazionali presso la Presidenza Consiglio Ministri e con il Comune di Napoli) ha potuto consentire alla scrittrice di riemergere dalle oscure nebbie del dolore e portare con sé un messaggio di speranza, per accettare “la meraviglia della vita che continua, nonostante tutto”. Anche le figure femminili dei racconti hanno un animo tormentato ma percorrono con coraggio il loro cammino, rialzandosi dopo dolorose cadute e brucianti sconfitte, testimoniando che esiste “sempre, o quasi, un barlume di speranza, di rinascita”. Una testimonianza forte, sofferta, che tocca il cuore e spalanca la porta a tanti interrogativi che un’intera generazione di adulti – genitori, docenti, sociologi, studiosi dell’adolescenza – oggi si pone più che mai, di fronte a tante famiglie sfasciate, disattente, slegate dal rapporto viscerale che un tempo intercorreva fra genitori e figli e di fronte al fenomeno angosciante dei ragazzi che sparano: le cronache riportano con sempre maggior frequenza notizie di una gioventù violenta che ha perso il riferimento guida e annaspa nelle brume del qualunquismo perpetrato dai social e soggiogato dai “cattivi maestri”, miti criminali osannati da fiction e film fuorvianti che minano alla base l’unità delle famiglie e di femminicidi che colpiscono le donne “colpevoli” solo di voler vivere una vita autonoma, di esigere rispetto per il loro ruolo sociale e che chiedono soltanto di poter seguire il loro cuore.
Nel folto pubblico degli intervenuti, visti il Procuratore Emerito Giovandomenico Lepore, il Dr. Di Stasio, Assistente dell’Ammiraglio Vella – Direttore Marittimo Campania, il Colonnello Alessandro Amatiello Comandante dell’Aeroporto “U. Niutta” di Napoli, molti docenti e rappresentanti di Istituti scolastici e associazioni culturali

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