I Confini di Neapolis
di Ezio Micillo
Sabato 20 gennaio alle ore 18 nella sede di Artgarage di Pozzuoli, la prima mostra fotografica sui ‘Confini
di Neapolis’, un evento organizzato dall’associazione ‘Flegrephoto’ di Napoli in collaborazione con Luca
Sorbo, critico fotografico, esperto in Storia e tecnica della fotografia e docente in fotografia presso
l’Accademia belle arti di Napoli.
Il progetto ‘Confini’, ideato dalla FIAF, associazione nazionale dei fotografi, è stato realizzato mediante
l’istituzione di laboratori locali dove, i fotografi partecipanti, hanno potuto confrontarsi tra loro e
sviluppare una sequenza di foto che raccontano i vari temi sociali della città di Napoli scambiando idee e
sinergie per la realizzazione di un vero portfolio fotografico. Importante il lavoro di coordinamento di
Luca Sorbo che è riuscito a coinvolgere anche emotivamente i partecipanti nella realizzazione di scatti
d’autore.
8 fotografi della ‘Flegrephoto’ impegnati su temi davvero interessanti che hanno stimolato l’acutezza
visiva dei partecipanti nella visione delle opere.
Ezio Micillo, ha posto l’attenzione sulla persistenza di una dimensione artigianale in un mondo dove quasi
tutto è prodotto in serie; le mani diventano insostituibile strumento della creazione umana;
Enrico Vertechi, ha cercato il confine tra legalità ed illegalità nel quartiere popolare di Forcella;
Francesco Barone, ha analizzato il linguaggio segreto della Napoli magica con l’edilizia successiva;
Ludovico Brancaccio, ha concentrato l’attenzione sui giochi di ombre e luci nel centro storico della città;
Carmine Schiavo, ha indagato la relazione tra folclore e realtà contemporanea mettendo a confronto
figure tradizionali dei maestri artigiani di San Gregorio Armeno con personaggi attualmente presenti nel
centro storico;
Pino Barreca, ha descritto la teatralità del popolo napoletano che si confronta con i turisti troppo
frettolosi che in poche ore vorrebbero conoscere i segreti della città;
Rossella Mutone, ha indagato sulle diverse manifestazioni religiose che sono vissute dalla popolazione in
un confine tra fede e superstizione;
Lucia Montanaro, indaga sulla comunità dei Cingalesi insediata nel quartiere Cavone di Napoli trovando
in questi luoghi una familiarità sorprendente.
Una mostra inedita di fotografie che raccontano il calore, i sentimenti, la passione del popolo napoletano
nell’accoglienza delle persone, un vernissage assolutamente da non perdere, dove le emozioni nella
visione di immagini suscitano profonde riflessioni sul modus vivendi dei napoletani.
Ezio Micillo

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