Si ripete il “miracolo laico” di San Gennaro del 16 dicembre 2023: il sangue del Patrono si è sciolto alle ore 10.36. Eppure questa mattina, alle 9.39, il sangue si era mostrato ancora solido, lasciando i napoletani con il fiato sospeso.
Con la Cattedrale gramita di fedei, si è ripetuto il miracolo di San Gennaro del 16 dicembre, il cosiddetto “miracolo laico”, il terzo e ultimo dell’anno: il sangue del Patrono partenopeo, alle ore 10.36 il sangue si è sciolto; l’avvenimento è stato accolto, come sempre, da un applauso. Il rito liturgico si è ripetuto, identico ogni anno, sull’altare della Cappella: l’ampolla contenente il sangue del Santo Martire è stata prelevata dalla cassaforte e portata sull’altare dall’Abate Monsignor Vincenzo De Gregorio, che ha mostrato il prodigio ai fedeli, il plasma liquefatto di San Gennaro.

Una buona notizia per tutti i napoletani, devoti e non, dal momento che la liquefazione del sangue del Santo Patrono è di buon auspicio; al contrario, il mancato prodigio, secondo la tradizione, è foriero di sventure. Per fare un esempio, il sangue non si è sciolto sia nel 1939 che nel 1940, gli anni dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e della partecipazione dell’Italia al conflitto. E proprio questa mattina, alle 9.39, quando l’ampolla era stata ritirata dalla cassaforte, il sangue del Santo Martire non era ancora sciolto, lasciando per circa un’ora i napoletani con il fiato sospeso.

Perché si celebra il “miracolo laico” del 16 dicembre
Il terzo miracolo di San Gennaro dell’anno – gli altri due cadono il primo sabato di maggio e il 19 settembre – si celebra in memoria del 16 dicembre 1631: quel giorno si verificò una potente eruzione del Vesuvio.

Le Foto di Gennaro D’Aria

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