STAMINALI DA CORDONE OMBELICALE: DOVE VANNO A FINIRE I CAMPIONI NON BANCATI?

Secondo il Report del Centro Nazionale del Sangue solo il 5,3% delle unità raccolte viene bancato ovvero 371 unità su 6.936 raccolte

Le cellule staminali da cordone ombelicale rappresentano il patrimonio biologico utile a tutta la famiglia in caso di necessità, ad oggi in Italia è possibile donarle oppure conservarle presso strutture private.

Secondo il Report del Centro Nazionale del Sangue nell’anno 2022 sono state raccolte 6.936 unità di sangue cordonale ma solo 371 unità sono state bancate, che fine fanno quelle non bancate?

Purtroppo in Italia ancora oggi nel 2023 l’argomento delle cellule staminali da cordone ombelicale rimane un tabù sul quale le famiglie non ricevono tutela e corretta informazione. Inoltre, in una società sempre più multietnica trovare compatibilità risulta sicuramente sempre più difficile, motivo per il quale oltre il 10% delle unità rilasciate sono state impiegate per uso autologo e autologo – dedicate quindi conservate e utilizzate poi dalla stessa persona o da un membro della famiglia.

“Il Ministero della Salute ci tiene davvero alla tutela del patrimonio biologico dei cittadini? Secondo i dati emersi purtroppo ancora troppi campioni vengono sprecati, concretamente parliamo di 6.565 unità di sangue cordonale che non si sanno dove vanno a finire, una differenza così ampia tra unità raccolte e unità bancate evidenzia un problema di conservazione a lungo termine – spiega Luana Piroli direttore generale e della raccolta di In Scientia Fides – riteniamo sia ormai indispensabile un confronto a livello governativo per mettere in pratica anche in Italia un modello ibrido già applicato in Inghilterra e Germania. Questa tipologia di collaborazione tra pubblico e privato permetterebbe una regolamentazione delle strutture sanitarie al fine di creare una rete unica dove conservare i campioni per utilizzo autologo – solidale con un valore inestimabile per milioni di famiglie o pazienti in attesa di trapianto, per poter così aumentare il numero di campioni a disposizione e permette una conservazione a lungo termine”.

I modelli ibridi permettono, grazie alla stretta collaborazione tra pubblico e privato, di inserire i campioni conservati per uso autologo/allogenico solidale in un registro e metterli a disposizione della comunità internazionale.

Se ne discuteva nell’ormai lontano 2010 con una proposta di legge (Camera dei Deputati n°3691 -Pedoto ed altri – 4 agosto 2010) che si è purtroppo fermata lì, dando così vita ad una lunga e crescente proliferazione di agenzie commerciali, in un settore assolutamente non regolamentato ponendo così le famiglie in una difficile condizione senza tutela.

“É fondamentale tutelare in primis le famiglie che decidono di conservare il loro patrimonio biologico, – conclude Piroli –questo si può fare attraverso una collaborazione pubblico privato che abbia un obiettivo comune: la salvaguardia del cittadino con la messa in sicurezza di un patrimonio biologico molto importante. Vanno rivisti piani e vanno adottate tutte quelle logiche di sicurezza dettate dallo stesso PNRR”.

É stata dimostrata, attraverso evidenze scientifiche oltre che dallo stesso decreto Ministeriale intitolato “Indicazioni cliniche per le quali è consolidato l’uso per il trapianto di cellule staminali ematopoietiche, con comprovata documentazione di efficacia, per le quali è opportuna la raccolta dedicata di sangue cordonale”l’utilità delle cellule staminali da cordone ombelicale per oltre 70 patologie dai tumori del sangue alle malattie del sistema immunitario, ma anche tumori solidi infantili come il neuroblastoma, mieloblastoma o leucemie.

In Scientia Fides è una struttura sanitaria (Biobanca) che ha lo scopo di garantire un’assicurazione biologica a chiunque voglia avere nel tempo, per sé e per i propri figli, un’opportunità terapeutica e diagnostica, immediatamente disponibile attraverso la conservazione autologo-dedicata di cellule staminali adulte con particolare riferimento a quelle contenute nel sangue cordonale.Attualmente consente a oltre 15 mila genitori di garantire per sé e per i propri figli un’opportunità terapeutica e diagnostica, immediatamente disponibile in ambito oncologico, immunologico e rigenerativo, attraverso la valorizzazione e l’impiego del potenziale biologico di cellule staminali, tessuti e principi derivati. Un impegno che ha portato a 2 brevetti depositati, numerose pubblicazioni scientifiche e una costante collaborazione con la Banca dei tessuti di San Camillo Forlanini di Roma, Ospedale Galeazzi di Milano, Fondazione San Raffaele, Ospedale Galliera di Genova, Coord Blood Bank di New York, Mayo clinic di Phoenix, IRIS di Londra e Università di Padova.Grazie all’accreditamento FACTNetCord In Scientia Fides può rilasciare i campioni in tutto il mondo poiché collegati con tutti i centri di trapianto e diagnostici sia in Italia che all’estero.L’accreditamento FACTNetcord verifica e convalida l’eccellenza operativa della biobanca confermandone la sicurezza del prodotto lavorato e quindi disponibile per una infusione in caso di bisogno.

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