MARIO PERSICO, grande successo al Vomero

Laura Bufano

Nel cuore del Vomero c’è un luogo dove si resiste alla dilagante attività di proporre cibo. Siamo a due passi da piazza Vanvitelli, all’interno del civico 50, dove si trova uno spazio che quotidianamente  fa cultura. Marisa Lembo e Giustino Gatti accolgono da Ethos e Nomos coloro che hanno qualcosa da dire per poter aprire spunti di riflessione. E’ uno cenacolo culturale, un vero gioiello. Le sue porte sono state aperte alla presentazione  del saggio “Mario Persico e la  sua produzione operistica” che vede la  realizzazione grazie a Luca Lupoli, autore, e Olga De Maio, per le ricerche biobibliografiche. Grazie all’Associazione “Noi per Napoli”, nata nel 1991 ad opera della Dott.ssa Emilia Gallo, mamma di Olga, tante le iniziative che sono state portate avanti, anche di carattere civile. Dal 2013, Olga  e Luca, entrambi lirici del Massimo cittadino, ne prendono il testimone e si adoperano per portare  il Bel Canto alla portata dei più. Tra le tante iniziative quella da Ethoso e Nomos “ Tra Voce e Note “, con al tavolo dei relatori la Dott.ssa Tiziana Grande, responsabile della Biblioteca del Conservatorio di Napoli e il Rosario Ruggiero, giornalista. La sala di Ethos e Nomos accoglie tutto il pubblico che può, con noi Giancarlo Lobasso, attore del Teatro De Poche, e la maestra Natalija  Apolenskaja al piano. Tiziana Grande, ha un curriculum di grande rispetto, è stata chiamata come responsabile scientifica di un progetto finalizzato al riordino, alla riqualificazione, alla catalogazione  informatica e alla digitalizzazione della prestigiosa biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella. Ci dice che dai social è venuta a conoscenza del saggio in questione ed invita Luca ed Olga a consegnarne una copia alla storica Biblioteca. Sicché il saggio, che mancava, rimarrà per sempre  alla memoria collettiva. Ci racconta del luogo di cui è responsabile con l’autorevolezza di chi è consapevole di quella grandezza, si tratta di una Biblioteca – Museo che oltre a 300.000 partiture conserva dipinti e cimeli. Ci parla della grandezza inestimabile  del periodo a cavallo del secolo 1800/1900 a cui ha appartenuto il Persico. L’intervento del M° Ruggiero analizza il saggio dal punto di vista letterario pur avendo una profonda cultura musicale e storica. Ci dice che si tratta di un buon saggio da tenere nelle proprie librerie. Prosegue la serata che prevede un’alternanza, tra letture riguardanti amici e librettisti del Persico, e canto dalle opere del Persico. Come abbiamo già accennato quello del nostro è un periodo particolarmente ricco nel quale la canzone classica napoletana ha grande  risonanza, così viene proposta al pubblico attento e partecipe ‘A vucchella di Gabriele D’annunzio musicata da F.P.Tosti. l’interpretazione di Luca Lupoli entusiasma il pubblico. Non sono mancate le proposte intelligenti di cui terremo conto per la prossima presentazione.

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