Le Elezioni Regionali: Una Sfida Complessa
È ormai stata stabilita la data per le future elezioni regionali.
Il prossimo appuntamento elettorale dovrebbe garantire l’espressione dei migliori
candidati possibili perché le sfide future sono di una complessità e di una rilevanza
tali da non poter permettere scelte basate esclusivamente su criteri di favoritismi
e/o di superficialità che potrebbero aggravare la situazione di crisi già esistente.
Al momento, lo scenario politico appare veramente scoraggiante per entrambe le
coalizioni: un centro destra che non riesce ad esprimere un “nome” rappresentativo
in grado di esser garante per la propria coalizione; a sinistra invece, sono in atto
delle “baruffe chiozzotte” che scatenano delle “transumanze” di probabili candidati
tra i vari partiti alla ricerca di una collocazione quanto più vantaggiosamente idonea
per essere eletti.
Inoltre, la questione più rilevante nel centro sinistra appare proprio il tentativo da
parte del presidente uscente di condizionare l’intera area, criticando i nomi scelti
ed arrogandosi quasi il diritto di fustigare gli altri cercando di imporsi ancora come
punto di riferimento malgrado sia evidente il progressivo declino.
Allo stato dei fatti, osservando attentamente, quello che appare, si evince una corsa
indiscriminata alla candidatura da parte di figli, mogli, parenti che senza alcun titolo
ed esperienza evidenti si propongono, sperando forse, attraverso una continuità
familiare dettata probabilmente dall’erronea ed assurda convinzione di essere
rappresentativi di un “BRAND”, di potersi così distinguere dalla concorrenza.
Ma veramente tutti questi (im)probabili candidati hanno effettivamente le capacità
e le qualità per riuscire ad affrontare le sfide impegnative del prossimo futuro come:
le problematiche relative all’autonomia differenziata, gli scenari che si apriranno
con l’intelligenza artificiale e i problemi della sanità pubblica in declino?
Sono drammaticamente indispensabili capacità che richiedono concreta esperienza
competenza e professionalità.
Un cittadino osservatore attende un programma manifesto che parta dalle esistenti
criticità e non da vaghe ipotesi di buon governo che non arrivano ad affrontare ed
analizzare gli specifici problemi irrisolti.
In definitiva, l’elezione dei consiglieri non dovrebbe essere il tentativo di occupare il
potere per il potere in sé ma L’opportunità preziosa di formulare una proposta
concreta ed utile per la collettività.
L. Santini
Professore Emerito di Chirurgia Generale ed Oncologica Università della
Campania L. Vanvitelli.)

