di Ezio Micillo

Un cielo terso e un mare calmo hanno fatto da cornice oggi all’arrivo del “GiDro d’Italia 2025” a Napoli, la sesta tappa del primo giro d’Italia in idrovolante. Sei velivoli anfibi hanno ammarato davanti alla Rotonda Diaz, trasformando il lungomare Caracciolo in una vera e propria passerella sull’acqua per questo evento senza precedenti.

I piloti, partiti da Cremona, Sondrio, Ferrara, Palermo e anche dalla Svizzera, hanno raggiunto la costa partenopea dopo centinaia di chilometri di volo. A guidare la formazione, Graziano Mazzolari, esperto pilota e capo squadriglia, che ha coordinato le spettacolari manovre di ammaraggio sul tratto di mare antistante la Rotonda.

La manifestazione è stata accolta con entusiasmo dalle istituzioni locali. L’assessora allo Sport e alle Pari Opportunità, Emanuela Ferrante, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa come momento di valorizzazione storica e culturale, “Non si tratta solo di uno spettacolo affascinante, ma di un’occasione per riscoprire il legame profondo tra Napoli e l’aviazione. Un evento che unisce sport, storia e innovazione. La nostra città fu protagonista già nel 1923 della storica Coppa Schneider, oggi torniamo a scrivere una pagina di quella tradizione, guardando al futuro.

Sulla stessa linea, l’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità con delega al Mare, Edoardo Cosenza, ha evidenziato la vocazione marittima della città, “Napoli è città di mare, e il lungomare Caracciolo è perfetto per accogliere eventi di questo tipo. Gli idrovolanti sono mezzi affascinanti: imponenti ma straordinariamente agili. È emozionante vederli posarsi con eleganza sull’acqua.”

Dopo l’arrivo, gli equipaggi hanno dato prova di abilità con una dimostrazione pratica di ammaraggio e ripartenza sul bagnasciuga di Mergellina, alla presenza delle autorità della Marina Militare. Un momento di grande suggestione che ha attratto decine di appassionati, turisti e curiosi, tutti con lo sguardo rivolto verso il mare.

Il presidente dell’Aviazione Marittima Italiana, Orazio Frigino, ha spiegato che quella di Napoli è una tappa centrale del tour, “Abbiamo percorso circa metà del nostro viaggio, che ci porterà dal Veneto al Salento per un totale di circa 2.000 chilometri. Ogni tappa è una scoperta, e Napoli ci ha accolti con grande calore. Ringraziamo il Comune e tutte le autorità per il supporto: è anche grazie a loro se possiamo condividere con il pubblico la bellezza e l’emozione del volo in idrovolante.”

Con il mare come pista di atterraggio e il Vesuvio sullo sfondo, Napoli ha saputo regalare ancora una volta un’immagine potente di sé, coniugando paesaggio, storia e tecnologia. L’esibizione degli idrovolanti ha richiamato numerosi spettatori lungo via Caracciolo, trasformando il lungomare in una tribuna naturale sul mare. I velivoli si sono esibiti in manovre spettacolari sotto gli occhi attenti di appassionati, curiosi e rappresentanti delle istituzioni militari e civili. Un connubio perfetto tra natura, ingegno umano e passione aeronautica.

Il “GiDro d’Italia 2025” riparte ora verso le prossime tappe, ma l’eco degli idrovolanti sul golfo resterà a lungo nei ricordi di chi ha avuto la fortuna di assistere a questo spettacolo unico.

© Ezio Micillo giornalista e fotoreporter

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