di Ezio Micillo

Napoli, 23 giugno 2025

In un tempo in cui il mondo trema sotto il peso della guerra, dell’incertezza economica e delle fratture sociali, parlare di musica potrebbe sembrare quasi un lusso. E invece no. È proprio in momenti come questi che la musica, soprattutto quella popolare, quella che nasce dalla gente e per la gente, assume un valore diverso, più profondo, quasi necessario. In questo senso, il concerto di Sal Da Vinci, annunciato questa mattina in conferenza stampa a Palazzo San Giacomo, non è soltanto uno spettacolo, è un atto simbolico.

Il 6 settembre, in Piazza del Plebiscito, si canterà Napoli, ma non solo. Si canterà la voglia di resistere alla paura, di sentirsi comunità, di tenere vivo quel senso di appartenenza che la guerra, da lontano ma vicinissima, ci sta minacciando ogni giorno. Perché anche se le bombe non cadono sulle nostre case, la tensione internazionale è nell’aria, e il cuore delle persone è appesantito. Lo si percepisce nei volti, nelle conversazioni quotidiane, nei silenzi improvvisi. E allora sì, ha senso radunarsi sotto un palco, nella piazza più grande e simbolica della città, per gridare al mondo che Napoli è viva, che l’arte non si spegne, che le emozioni non si piegano.

Sal Da Vinci, che da sempre gioca con i linguaggi del teatro e della musica popolare, è forse l’artista più adatto a guidare questo rito collettivo. Lui che conosce le pieghe dell’anima napoletana, e che con la sua voce ha raccontato amori, nostalgie e sogni con la delicatezza di chi sa ascoltare prima ancora di cantare.

Alla conferenza sono intervenuti il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il cantautore Sal Da Vinci, e Ferdinando Tozzi, delegato del Sindaco per l’industria della musica e dell’audiovisivo.

Il Sindaco Manfredi ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa come parte integrante della strategia di promozione culturale e turistica della città:

  • “Piazza del Plebiscito è il cuore pulsante di Napoli e il palco naturale per eventi che uniscono musica, tradizione e partecipazione popolare. Il concerto di Sal Da Vinci sarà una grande festa per i napoletani e per i tanti turisti presenti in città. Non è tempo facile, questo. Le immagini che arrivano ogni giorno dal fronte ucraino e dal Medio Oriente ci ricordano quanto il mondo sia fragile, e quanto la pace, anche quella interiore, sia qualcosa da difendere con determinazione. La musica può essere un’arma gentile, ma potentissima. Non cambia la storia, ma cambia chi la ascolta. E magari, per una sera, a Napoli, ai piedi di un palco, la paura si farà più piccola”.

Sal Da Vinci, visibilmente emozionato, ha anticipato alcuni dettagli dello spettacolo:

  • “Sento la responsabilità e l’onore di cantare in una piazza che è il cuore della città. Sarà un concerto per Napoli, ma anche per tutte le persone che oggi si sentono spaesate, smarrite. La musica è condivisione, ed è forse la risposta più vera alla solitudine e alla tensione che stiamo vivendo. Sarà un viaggio musicale tra passato e presente, tra canzoni che hanno fatto la storia della musica napoletana e brani del mio repertorio più recente. Napoli merita eventi di questo tipo, capaci di raccontare la nostra identità con il linguaggio più universale, la musica. Ci saranno alcune novità e sorprese con ospiti famosi che mi accompagneranno in questo show, Clementino, Gigi D’Alessio, Stefano De Martino, The Kolors, tutti artisti con i quali ho lavorato e creato tante cose. Altra novità di rilievo sarà la presenza di mio figlio Francesco che mi affiancherà nella kermesse di piazza del Plebiscito, insomma un programma ricco per incantare la mia Napoli, la Napoli di tutti, la grande Napoli”.

A completare il quadro, l’intervento di Ferdinando Tozzi, che ha messo in evidenza il valore economico e culturale di manifestazioni di tale portata:

  • “Questo concerto non è solo un evento artistico, ma un volano per l’intera filiera musicale e audiovisiva cittadina. Vogliamo che Napoli diventi sempre più un punto di riferimento per la produzione culturale di qualità”.

Per l’evento si prevede la partecipazione di migliaia di persone e la serata promette emozioni forti, grazie a un artista che da sempre riesce a fondere teatralità, musica e sentimento in una formula unica e profondamente napoletana.

Il concerto del 6 settembre si inserisce all’interno del più ampio progetto di valorizzazione degli spazi pubblici attraverso la musica, promosso dall’amministrazione comunale in sinergia con artisti e operatori del settore.

Non ci resta che attendere, l’aspettativa è forte. In un momento in cui le notizie dal mondo parlano di conflitti, instabilità e divisioni, offrire alla città un’occasione di incontro attraverso la musica rappresenta un gesto non scontato. Una risposta culturale e civile, che Napoli sceglie di dare con la voce di uno dei suoi interpreti più amati.

Assolutamente da non perdere.

© Ezio Micillo giornalista e fotoreporter

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