L’ORDINE GIORNALISTI CAMPANIA CONFERISCE IL PREMIO “BUONA SANITÀ” ALL’OSPEDALE FATEBENEFRATELLI
di Laura Caico
L’Ordine dei Giornalisti della Campania promuove costantemente interessanti iniziative a favore della città, delle sue eccellenze e dei protagonisti della vita sociale, come attesta il premio “Buona Sanità” – destinato a professionisti e strutture del campo medico distintisi per aver garantito il diritto alla salute – conferito all’Ospedale Madonna del Buon Consiglio Fatebenefratelli di Napoli (che deve il suo nome all’Ordine Mendicante Fatebenefratelli fondato in Spagna da san Giovanni di Dio che era solito esortare alle donazioni i filantropi con la frase “Fate del bene a voi stessi, fratelli, per amore di Dio”).
In una mattinata baciata dal sole, presso la nuova sede dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, in via Partenope 5, con vista sullo splendido lungomare partenopeo, si è così svolta la cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento, unitamente all’assegnazione del tesserini giornalistici a molti nuovi pubblicisti: un’atmosfera festosa ha contrassegnato il duplice evento che ha avuto come denominatori comuni la passione per il lavoro, l’entusiasmo di contribuire al progresso della collettività, l’impegno ad agire con responsabilità nell’esercizio della propria professione.
Ad accogliere i tanti intervenuti, il vicepresidente dell’Ordine Domenico Falco (già Presidente del CORECOM della Campania ed ex Vicepresidente Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti), il consigliere Massimiliano Musto e il membro della Commissione Sanità dell’Ordine dei Giornalisti Campani Mario Orlando Consigliere Regionale del Movimento Unitario Giornalisti Campani e direttore delle testate online Report Campania, Capri Event e Donnafashionnews.
Il premio “Buona Sanità” è stato attribuito all’ospedale di proprietà della Provincia Religiosa di San Pietro, Ordine Ospedaliero San Giovanni di Dio, Fatebenefratelli collocato in un edificio fine Ottocento (forse ideato in origine come albergo e poi come “Collegio A. Manzoni” fondato nel 1895 e divenuto in seguito ospedale privato equiparato pubblico) per i risultati conseguiti a favore della vasta platea di pazienti curati: gli si riconosce così il merito di aver espresso una reale vicinanza ai cittadini e ai malati, con prestazioni di eccellenza, un pronto soccorso attivo, rete di emergenza integrata, reparti specialistici d’avanguardia e la sede napoletana dell’AFMAL (Associazione con i Fatebenefratelli per i Malati Lontani), che assiste i pazienti più fragili, anche provenienti da realtà lontane.
Sono stati, quindi, insigniti del riconoscimento quattro personalità dell’ospedale “Madonna del Buon Consiglio Fatebenefratelli” ovvero il Padre Priore Fra’ Gerardo D’Auria, il responsabile dell’Ortopedia e Traumatologia Prof. Nicola Capuano, il direttore dell’UOC di Chirurgia Prof. Domenico Barbato e il responsabile dell’Ostetricia e Ginecologia Prof. Pietro Iacobelli.
Il Padre D’Auria ha dichiarato “È una grande gioia ricevere questo premio che per noi è uno stimolo a fare sempre meglio, a garantire eccellenza medica, a tutelare la salute dei cittadini campani poichè un sistema sanitario forte è la migliore risposta all’emigrazione sanitaria. I dati del primo quadrimestre del 2025 confermano una tendenza positiva, frutto del lavoro sinergico tra tutte le specialità.”
Il Prof. Domenico Barbato ha voluto sottolineare che “Non lavoriamo per i riconoscimenti, ma per i pazienti e il nostro credo è dare sempre il massimo; sapere che il nostro impegno viene visto e apprezzato dà forza e motivazione”: anche il Prof. Nicola Capuano ha evidenziato l’onore e l’impegno di lavorare per la propria città affermando “Sono napoletano e da oltre quarant’anni mi dedico alla cura dei malati: tornare nella mia città, dopo esperienze fuori regione e all’estero e poter offrire qui cure appropriate e umane a chi soffre è una soddisfazione immensa”. Il Prof. Pietro Iacobelli ha asserito che “Mettere ogni giorno il paziente al centro, vederlo come un fratello, è la nostra guida. Lavorare con passione per il suo benessere è la più alta forma di gratificazione”.
Grandi applausi per i valenti chirurghi – sottoposti a un tiro incrociato di flash e interviste – e anche per i giovani giornalisti che con la conquista del tesserino entrano ufficialmente nell’albo e si affacciano al mondo dell’informazione con i requisiti in piena regola.
Il Vicepresidente Falco, concludendo l’incontro, ha rivolto ai giovani colleghi l‘esortazione di iniziare la professione “con impegno verso la verità, la correttezza e la responsabilità”, ricordando l’importanza della deontologia per chi lavora nel mondo dell’informazione, oggi più che mai sotto accusa a causa del dilagare di fake news: “Il giornalista – ha detto – ha il dovere di perseguire la verità, come sancito dall’articolo 21 della Costituzione, ma anche l’umiltà di interrogarsi, di rimettere in discussione certezze per avvicinarsi ai fatti con mente aperta e spirito critico”.







