comunicato stampa
Martedì 4 marzo al Teatro San Ferdinando presentazione del testo
di Fabio Pisano “De Rerum Natura [There is no planet B]”
in uscita in questi giorni per Editoria & Spettacolo
presentato in occasione delle rappresentazioni dell’omonimo spettacolo ideato e
diretto da Davide Iodice
in scena al Teatro San Ferdinando da giovedì 6 a domenica 16 marzo
Dopo il debutto alla rassegna Pompeii Theatrum Mundi 2024, nello scorso mese di giugno, arriva
da giovedì 6 a domenica 16 marzo al Teatro San Ferdinando lo spettacolo De rerum natura
[There is no planet B], liberamente ispirato al De Rerum Natura di Tito Lucrezio Caro, su
ideazione, adattamento e regia di Davide Iodice e la drammaturgia di Fabio Pisano.
Il testo di Fabio Pisano, De Rerum Natura [There is no planet B], in uscita in questi giorni per la
casa editrice Editoria & Spettacolo, sarà presentato dall’autore insieme a Aurora Egidio e al
regista Davide Iodice, martedì 4 febbraio alle 18.00 nel foyer del San Ferdinando, in occasione
delle rappresentazioni del 6/16 marzo dell’omonimo spettacolo.
Le scene, le maschere e i pupazzi dello spettacolo sono di Tiziano Fario, i costumi di Daniela
Salernitano, le luci di Loic Francois Hamelin, le musiche originali di Lino Cannavacciuolo.
Recitano (in o.a): Aida Talliente, Ilaria Scarano, Carolina Cametti, MariaTeresa Battista, Greta
Domenica Esposito, Sergio Del Prete, Wael Habib, Giovanni Trono, Marco Palumbo, Emilio
Vacca, e con la partecipazione straordinaria di ORCHESTRÌA.*
«Quello del De rerum – scrive Davide Iodice – è un tema coltivato già dai tempi dell’Accademia
d’arte drammatica, tra i materiali che il mio maestro Andrea Camilleri mi suggeriva ad ispirazione.
E in effetti prima che il teatro decidesse al posto mio, avevo immaginato un futuro o, meglio, una
fuga dalla mia realtà di marginalità periferica, come etologo, o naturalista, in qualche landa
estrema. I temi del De rerum precipitano fragorosamente in questo tempo e la voce di Lucrezio mi
pare sovrapporsi ora a quella di una ragazzina svedese, diagnosticata come Asperger, e inverarsi
nella sua sensibilità dolorosa. La vicenda di Greta, la sua emblematicità, non poteva non
intersecare la mia storia personale e la mia progettualità pedagogica che da anni privilegia la
disabilità intellettiva indagandone le possibilità. L’immagine portante consegnata a Fabio Pisano
per il suo ordito di parole è stata dunque quella del celebre discorso pronunciato all’Onu da Greta
Thunberg sull’emergenza climatica. A Greta hanno fatto seguito altre figure nelle cui vicende ho
sentito riverberare i temi e le invettive del poeta latino: la giovane attivista italiana che con la sua
sincera naïvté e il suo sincero terrore del futuro manda in lacrime i discorsi di un ministro dello
Stato; Julia “butterfly” Hill e la sua resistenza anticapitalistica al cinismo distruttivo delle majors,
sospesa tra i rami di una sequoia; le anziane e accudenti donne dell’isola di Lesbo e la loro pietas
per dei figli di altre madri, di altri paesi; i minatori d’oro africani e i braccianti delle nostre terre
infette che “sudano sangue” sfruttati dagli speculatori e muoiono insieme a quelle terre».
«Sin da subito – prosegue il regista – in questo materiale così eterogeneo, ha fatto capolino un
daemon, uno spirito guida, il correlativo simbolico di questo sentimento di perdita, credo, di natura
ferita e in dissolvimento, ha fatto capolino un orso polare, uno di quegli orsi polari che alla fine di
questo secolo secondo le stime non esisteranno più. Questo lavoro è dedicato alla memoria di
una studiosa, un’importante botanica, una persona a me molto cara, strettamente legata a questo
luogo, che mi ha insegnato ad amare e per cui ho immaginato sin da subito il progetto. Ma anche,
idealmente, con molte scuse e molta ammirazione, alle ragazze e ai ragazzi che animano i tanti
movimenti di impegno ecologico, sociale, civico, nei territori più diversi. Al loro grido appassionato
e “imperioso”, contro le incoerenze e le ingiustizie, alle loro battaglie per il proprio futuro, con la
certezza, non poco vacillante in questi tempi di guerra, che “I movimenti della distruzione non
possono prevalere per sempre, non possono seppellire in eterno la vita”».
Il drammaturgo Fabio Pisano che con Aurora Egidio e Davide Iodice presenteranno il libro
martedì 4 marzo alle 18.00, annota: «De rerum natura – There is no planet B, è un testo che
racconta in sei episodi il rapporto tra uomo e natura nel nostro contemporaneo; il titolo è ispirato
all’opera didascalica in versi del poeta latino Lucrezio; opera che ha rappresentato il punto di
partenza intorno cui sviluppare la drammaturgia; sei “libri”, un prologo, un interludio e un epilogo,
in cui prevale la forma dialogica, perché è proprio attraverso il dialogo, attraverso la forza
rivelatrice del dialogo che ho provato a restituire il Teatro in tutta la sua potenza, in tutta la sua
affascinante capacità di turbamento. A raccordare tra loro gli episodi, c’è la voce della Natura, che,
mediante l’uso dei versi originali dell’opera di Lucrezio, si rivela quale forza primordiale e motrice
di tutte le cose. La drammaturgia è stata poi adattata dal regista, Davide Iodice, che ha composto
una partitura per la messa in scena, rielaborando alcune parti del testo e eliminandone altre».
DE RERUM NATURA
[There is no planet B]
liberamente ispirato al De Rerum Natura di Tito Lucrezio Caro
ideazione, adattamento e regia Davide Iodice
drammaturgia Fabio Pisano
con (in o.a) Aida Talliente (La Natura/Prima Donna di Lesbo/Mamma Orsa),Ilaria
Scarano (Seconda donna di Lesbo/Emilia), Carolina Cametti(Terza donna di Lesbo/La donna
sull’albero), MariaTeresa Battista (Venere),Greta Domenica Esposito (Ragazza), Sergio Del
Prete (Ministro/Pacific Lumber), Wael Habib (Bracciante/altre figure), Giovanni
Trono (Padrone/altre figure), Marco Palumbo (Striato, altre figure), Emilio Vacca (Protele, altre
figure)
- con la partecipazione straordinaria di ORCHESTRÌA: Marco Fuccio, Giancarla Oliva, Chiara
Alina Di Sarno, Giuseppina Oliva, Tommaso Renzuto Iodice, Simone Rijavec, Laura Errico,
Alessandro La Rocca, Paola Gargiulo, Antonella Esposito, Massimo Renzetti, Guglielmo
Gargarella, Dmitry Medici, Nicolas Sacrez, Lucrezia Pirani, Melina Russo, Giulio
Sica, Francesco Cicatiello, Alina Shost, Giulia Caporrino, Daniele Rensi, Ilaria Giorgi, Giulia
Albero, Giorgio Albero
[progetto speciale di musica inclusiva dell’associazione FORGAT ODV all’interno della Scuola
Elementare del Teatro – Conservatorio Popolare per le arti della scena]
scene maschere e pupazzi Tiziano Fario; costumi Daniela Salernitano
luci Loic Francois Hamelin; musiche originali Lino Cannavacciuolo
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
questo spettacolo è dedicato alla memoria della Dott.ssa Annamaria Ciarallo, botanica.
durata spettacolo: 1h e 30’
Info, orari rappresentazioni e altro su: www. teatrodinapoli.it
L’ingresso alla presentazione del libro è libero fino a esaurimento






