IN RICORDO DI ANTONIO PEMPINELLO
Di Laura Caico
Perdere un amico è come smarrire un pezzo di vita trascorso insieme….. Affiorano spontanei, mentre ancora sei annebbiato dal dolore e perso in una sconfinata tristezza, istanti rimasti impressi nella memoria come piccoli tesori da conservare per farvi ritorno e con cui consolarsi quando la vita ti appare troppo crudele da sopportare…. e così Antonio… quante feste passate insieme! Quando il Natale, la Pasqua, i compleanni, gli anniversari, volevano dire ritrovarsi a casa tua e di Fonsi con cui hai vissuto cinquant’anni di inimitabile amore coniugale, per sentirsi uniti nell’abbraccio affettuoso dell’amicizia e di una generosa ospitalità: c’era una condivisione di momenti importanti di vita come i problemi di ogni giorno da affrontare con l’aiuto di un consiglio dettato dall’esperienza, le preoccupazioni per i figli che crescevano e andavano incontro a un futuro incerto, le confidenze di genitori in ansia ma anche i sogni nel cassetto, i desideri da realizzare, i traguardi raggiunti e festeggiati con un immancabile brindisi… quante bottiglie avrai stappato per dividere con noi amici le speranze più tenaci o le notizie più belle? E tutta la tua grande famiglia riunita con Fonsi, Luca, Gaia, i tanti fratelli, tua sorella Elena, la cara Ninì, le cognate, i figli e i nipoti era un immenso patrimonio di amore e vivacità, di sagace ironia e di calore tutto napoletano che rendeva allegre le tavolate, benedette dal cibo e dall’amore che animava la tua casa… adesso che il destino ha spento la tua voce, noi continuiamo a sentirla nei meandri del cuore… laddove hai avuto sempre un posto per la tua amicizia, il grande esempio di fedeltà alla famiglia, la signorilità e la dignità che hai saputo esprimere anche nei momenti più difficili quando il mondo non ha ricambiato la tua onestà, colpendoti nel lavoro con ingiustizie che non meritavi. La vita riserva davvero duri colpi … abbiamo dovuto dirti improvvisamente addio e ci lasci increduli, privi di quel soffio di felicità che, forse, non abbiamo saputo riconoscere come tale quando ci ha sfiorato….quando giovani, forti, aitanti, sognavamo un avvenire meraviglioso e non ci rendevamo conto di viverlo proprio allora….senza sapere che avremmo dovuto provare la stretta al cuore di distacchi così amari dai nostri affetti, dalla nostra giovinezza, dalla tremante fiammella di luce che ha illuminato i nostri anni più belli e che oggi, silenziosamente e con nostro struggente dolore, porti via con te.

